5 febbraio 2015

Cineforum: The Imitation Game e Turner

Ciao.
Nel misto generico, nuova rubrica: Cineforum. Wow, che fantasia, che stranezza, cosa ci vorrai mai dire con questo titolo accattivante e per nulla scontato? Oh, avete già rotto.
Comunque, iniziamo oggi una nuova rubrica relativa ai film. Magari saranno film appena usciti, o già vecchi e già conosciuti, ma insomma, parlerò di film che ho visto nell'ultimo mese e che mi sono piaciuti o che vi stroncherò. No, non sono una critica cinematografica, ma insomma, ho un gusto personale e userò quello. Poi, ovvio, magari leggete il post e per voi sarò un'ignorante senza speranze, ma chi se ne frega.
Essendo una recensione, ci saranno SPOILER. Si, spoiler. Non lo ripeterò ogni singola volta, quindi sappiatevi regolare.
Questo mese iniziamo COR BOTTO. Due film usciti da poco nelle sale e che meritano la visione, anche se...vabbè ogni cosa a suo tempo.
Primo film: The Imitation Game [2014, regia di Morten Tyldum, 113 minuti]
Nel cast, Keira Knightley, Mattew Goode e lui. LUI, sua maestà LA VOCE, il rettiliano Benedict Cumberbatch. Riguardo a lui, vi consiglio in stile talebano, obbligandovi, di vedere la serie della BBC "Sherlock" in cui recita in coppia con Martin Freeman, lo hobbit, per capirci.
Ovviamente il film era doppiato, ma avendolo visto poi a casa in lingua originale, beh, ragazzi, tutto un altro pianeta, quindi vi sconsiglio caldamente il doppiaggio italiano.
Tornando al film, la storia parla del matematico Alan Turing che viene assunto dall'esercito inglese, insieme a altri geni della matematica e della lingua, per decifrare Enigma, la macchina che i tedeschi utilizzavano per inviare messaggi criptati. Ovviamente il Turing del film viene descritto come un asociale, un mezzo autistico, è uno che non fa squadra, molto solitario, e che passa le sue giornate a studiare il progetto e poi la costruzione di una macchina che in automatico potrebbe decifrare i messaggi inviati con Enigma. Qua si parla già, con le dovute cautele, di macchinari con un'intelligenza artificiale,pressoché impossibile da pensare al tempo della guerra. Ovviamente riesce nel l'intento, non senza problemi, anche riguardanti la sua omosessualità, che ovviamente confida al l'unica persona venduta della sua squadra. Non conosco la storia reale di Turing (A. ha comprato il libro e appena avrà finito glielo ruberò), e quindi non so se c'è del "romanzo", ma insomma, una volta finita la guerra, vinta grazie alla sua scoperta, Turing viene scaricato dall'esercito e viene trattato alla stregua di un pazzo maniaco che adesca i ragazzini nei pub. L'omosessualità fino a pochi anni fa, in UK, era reato e Turing viene arrestato e giudicato per il reato di, appunto, omosessualità. Gli vengono proposte due strade: o il carcere o la cura medica a base di ormoni per curare la "incurabile malattia" (cura che gli atrofizzerà completamente l'apparato sessuale e gli farà crescere anche il seno). Sceglie la via della libertà e della cura che lo porterà a una terribile depressione che lo traghetterà dritto al suicidio. Nei titoli di coda, viene specificato che la Monarchia ritratta l'accusa e chiede scusa a Turing della condanna.
Ora. Il film di per se mi è piaciuto, la storia, per quanto probabilmente romanzata, mi è piaciuta. Quello che non mi è piaciuto è stato il taglio che il film prende gli ultimi 30 minuti. Ok è omosessuale. Quindi? Cioè, questo ha scoperto il codice che usavano i tedeschi per bombardare l'Europa e il film su cosa si concentra? Della sua vita dopo la parentesi con l'esercito? NIENTE, ZERO, NADA. Si parla di omosessualità e basta. Come se questo l'avesse reso il genio incompreso che era, come il suo percorso successivo all'esercito fosse una parentesi inutile nella sua vita di "adescatore di ragazzi nei pub". Boh, mi ha fatto tristezza, come se una cosa implicasse l'altra. Boh, mi è sembrato un po' limitante come se Leonardo Da Vinci fosse stato quello che era perché era omosessuale e non perché aveva una testa così. Boh.
Comunque, consiglio il film perché Benedict Cumbercoso è bravissimo, ha la rara capacità di far immedesimare lo spettatore nella scena e no, non è scontato. E si, care fan di Twilight, può capitare, anche se l'attore sembra rettiliano.
Voto: 8, nonostante la presenza di Keira-mi hanno dato una badilata in faccia- Knightley

Secondo film: Turner [2014, regia di Mike Leigh, 149 minuti]


Nel cast, Timoty Spall, che fa il pittore inglese.
Il film tratta degli anni di vita del pittore nel periodo che già lo vede pittore apprezzato e conosciuto in Inghilterra, sia dagli addetti ai lavori, che dai "comuni mortali". 
La storia di per sè non mi ha entusiasmato, ma il film merita per due motivi: la fotografia e il rapporto che Turner ha con suo padre.
La fotografia è ME RA VI GLIO SA, MERAVIGLIOSA, STUPENDA. Turner era il pittore dei paesaggi e la macchina da presa lo segue nei suoi viaggi nel sud dell'Inghilterra, alle scogliere di Dover, a Brighton, nella Brughiera. I colori sono brillanti, ma anche ovattati e lattiginosi, per riprendere la luce inglese al tramonto e all'alba. Ero incantata da queste scene. Penso che la scena  in cui la sua figura nera si staglia alla luce del tramonto mentre dipinge il cielo sia la migliore del film.
Il rapporto col padre è il secondo motivo per cui questo film deve essere visto. Il padre è un vecchietto dolcissimo e il sogno di ogni figlio: supporta sia mentalmente che economicamente il figlio, che spesso non si accorge della situazione fisica del padre, lo aiuta anche nei periodi creativi, lo consiglia e lo coccola con the caldo, brandy e abbracci. Un amore. Peccato che muoia per problemi di cuore, cosa che non capita alla loro governante, una puzzona insopportabile e piena di croste che fa rivoltare lo stomaco appena la si guarda. Governante che, quando era giovane, era anche l'amante di Turner.
Il film termina con la morte di Turner che, fino all'ultimo respiro, tenta di catturare la natura del mare e del paesaggio, nonostante la propria malattia.
Voto:7 (do un 7 per la fotografia e perché a metà film mi sono addormentata mezzoretta, quindi magari in quei 30 minuti è successo qualcosa di fenomenale).

Ci ribecchiamo a marzo coi film preferiti di febbraio. 
Adieu.

C.