26 aprile 2015

"500 Days of Summer": perché amarlo

Allora.

"500 days of Summer". In italiano è stato tradotto in "500 giorni insieme", segando completamente il senso della storia. Bravi, come sempre, voi traduttori italiani siete Vanti. VI AMMAZZO LA FAMIGLIA.
CON CALMA.
Allora, il film gioca sul nome della protagonista , che si chiama appunto Summer. In italiano per mantenere questo gioco di parole l'hanno chiamata Sole. Ok.
Il di lui nome è Tom, e Tom è rimasto.
Comunque, "500 days of Summer", come recita il trailer, è la storia di un uomo e di una donna, ma non è una storia d'amore.
Ovviamente, i vari frame sono stati utilizzati per descrivere la famigerata friendzone, situazione orrenda che si viene a creare quando due amici si piacciono, vanno un po' oltre e uno dice all'altro "Bello eh fare all'ammmore con te, anzi, magari replichiamo, ma se vuoi le coccole e i "ti amo" no che c'ho judo, c'ho da dar da mangiare al cane, devo lavarmi i capelli" eccetera (per chi vuole friendzonare, scrivetemi che ho sentito scuse ai limiti del paranormale). 
{SPOILER}
Il film quindi parla di Tom che conosce Summer al lavoro. Lei è simpatica, apprezza la musica che ascolta lui. Lui ovviamente si innamora. Lei ovviamente no. Lei gli dice che "Ok, baciamoci anche sui letti all'Ikea, ma una storia seria no perché non sono pronta". Lui accetta. Lui ovviamente pensa che lei cambierà idea. Lei non la cambia, lo molla. Dopo del tempo si rivedono e lei è fidanzata e si sta per sposare. Evidentemente ora è pronta. Lui tenta il tutto per tutto. Lei gli da picche. Lui impazzisce. Alla fine conosce una che si chiama Autumn (gioco tra il nome Summer/Sole e Autumn/Luna). Probabilmente si calma con questa .
{FINE SPOILER}
Ma perché amare questo film? Ma ve lo dico io, il perché.
1- Per la protagonista: Summer è interpretata da Zoey Deschanel. Come si fa a non amarla? È bellissima. Piccola e con un fisico della madonna senza essere anoressica, capelli mossi castani con la frangetta, si veste come vorrei vestirmi io tutti i santi giorni, un po' ci riesco è un po' no, con ballerine, pantaloni/jeans a vita alta, magliette con il colletto, cardigan dai colori pastello o comunque sobri. Immagino che Zoey ami anche i gatti, ma questo Zoey proprio non posso farlo. Ho scoperto anche che, per viarie sue allergie, è vegetariana. Gattara e vegetariana: ce ne sarebbe per odiarti, Zoey, ma sei talmente bella e i tuoi colletti sono così carini che proprio non riesco a provare odio nei tuoi riguardi.
2- Per il protagonista, Tom interpretato da Joseph Gordon Lewitt. Come si fa a non amarlo? È un tipo, si caruccio, ma senza dare troppo nell'occhio, anzi per la donna media è più sul brutto, si vesta come un nerd, con magliette e gilet (occhi a cuore), giacché in tweed e camicie con le maniche arrotolate, capelli spettinati, indossa la cravatta stretta (politici, prendete esempio: quei copri divano che vi mettete sono solo uno slogan di Tangentopoli), ascolta musica bellissima (vedi punto 3). Si illude. Pensa che con lui la Summer possa cambiare. Cari, Tom, sei proprio uno di noi.
3- La musica è la terza protagonista del film. Loro si conoscono proprio perché lui sta ascoltando "There is a light that never goes out" degli Smiths. E già da qui si dovrebbe capire come andrà a finire. E comunque io ho sempre sognato che mi accadesse una cosa così. Io che ascolto gli Oasis e mi si avvicina uno, dallo stile tipicamente britannico, magari con i Ray Ban, parka, Converse, con le basette che mi dice "Ma sono gli Oasis, grande, piacere mi chiamo Adam" (sì, si chiama Adam perché sua mamma è di Londra, e tutte le estati andremmo a Londra a fare picnic a Hyde Park e a visitare la Tate Modern). A.l'ho conosciuto quasi così. Dico quasi perché è successa una roba simile, ma io stavo bevendo non so che intruglio e lui ha esordito dicendo "Ma che robaccia stai bevendo?" ECCO.
4- La storia. Ok, lei è stata chiara, gli ha spiegato che non ce n'era, che non voleva una storia. Ma lui poverino la ama, la vuole e pensa di poterle fare cambiare idea. TOM, MA QUANTO TI CAPISCO!?!? Chi non ha mai sofferto? Io ho visto il film in un periodo non particolarmente felice a livello amoroso e ho dovuto smettere di guardarlo. Lui era zerbino, con questo visino triste, abbattuto. Urlavo al pc "Mandala a fanculo sta stronza vestita bene" poi pensandoci un attimo ero nella sua stessa situazione, quindi ho spento, ho pianto quei tre quarti d'ora e poi ho ripreso coi fazzoletti in una mano e un panino alla Nutella nell'altro.
4- New York. Non sembra New York. Sembra una cittadina bella, vintage, tranquilla è perfetta per una storia. Il loro chiarimento seduti su una panchina su una collina, le feste sulle terrazze, l'Ikea che No, è diversa da quella di Parma. Insomma, io mi sono innamorata della fotografia.
5- Scene effetto Pinterest. Avete presente le foto di Pinterest, belle bellissime finto casuali che però sprigionano stile da ogni poro? Ecco, qua ogni cosa è Pinterest. Le decorazioni della terrazza, i loro abiti, le luci, gli arredi tutto. Tutto è così meraviglioso. E inarrivabile. E ti fa sentire povera e priva di gusto.

Guardatelo. 
Io per stasera ho già il programma: prenotate le piadapizze crudo e stracchino e poi metterò su il dvd.
Zoey ti amo.

[Ah, per chi ama Zoey, esiste il SITO DELLA VITA, wwzdw.com, cioè "What Would Zoey Deschanel Wear", la bibbia, anzi LA BIBBIA sull'abbigliamento di Zoey. Io ci vado con cadenza oraria (Hahhahahahahahah, scherzo, ogni mezz'ora) e mi salvo i suoi meravigliosi vestiti e bestemmio la catena generica che mi ha fatto venir su così e non come lei)

Ciao, preparo già panini alla Nutella e fazzoletti.

C.

11 aprile 2015

Rubrica: (troviamoci un nome insieme perchè io zero)

Eccomi.
I miei propositi valgono come quelli di un politico e infatti la mia rubrica mensile su libri e film è andata a zappare subito.
(Anzi, vi dico subito che "Into the woods" è un gigantesco, enorme, mastodontico NO. Cantano. Molto. Jhonny Depp sembra un pedofilo. Film lungo. Lunghissimo. Io davo delle sberlette a mia sorella per farla stare sveglia. E per stare sveglia a mia volta. Voto: 2, ma solo perché non ho pagato il biglietto.)
(Vi agevolo anche il libro di marzo: "Colazione da Tiffany" di Capote. Per me è un NO enorme, anche perché se siamo piene di queste wannabe Holly Golightly è un po' colpa anche di Capote. Io l'avrei sfanculata alla prima volta che mi veniva a suonare alle 4 mattino, ma si sa che tira più QUELLA che un carro di buoi. Voto 6, ma solo perché ho potuto parlarne male al Mansfield Park Book Club-----> ISCRIVETEVI)

Dopo aver detto che non sono costante e mi stufo subito di tutto e tutti, giustamente oggi inauguro una nuova rubrica, che ho copiato da un blog muy carino, ma di cui non ricordo il nome. 
Ma occorre una premessa. Non sono una fotografa. Non ho una Reflex, non so nulla di esposizione, filtri, cazzi e mazzi sulla fotografia. NIENTE. Una capra della pellicola.
Quindi questa rubrica sarà di foto.
Non fa una piega. Ma c'è pieno di smorfiose/i che si spacciano per fotografe/i solo perché possiedono una Reflex, quindi io parto positiva ammettendo l'ignoranza che regna sovrana in me.
E comunque, hahahhahahahhahah! Ma che foto, oh, sono le boiate che posto su Instagram. Che è un bel social, ma anche no. Chi mi conosce sa, ma ormai FB è abbandonato a se stesso, Pinterest mi fa sentire (ancora più) povera, Twitter...., vabeh se non hai un ego spropositato non sei nessuno, (infatti ci sono spesso sopra) quindi vado su Instagram. E posto cazzate su cazzate.
Quindi, la rubrica (che devo ancora battezzare perché io non sono mai stata capace di dare titoli a qualcosa) riguarda il Best del mese (marzo, in questo caso) del mio Instagram, quindi il meno peggio di ciò che ho postato.
Incominciamo, chè prima inizio e prima finisce st'agonia.

Dividerò le foto per hashtag così mi viene più facile.

#fiori
(Bia Garden Store, tulipani; composizione di Pasqua con narcisi)

È arrivata la primavera. Yeeeeee. No, che yeeeee. Io la mal sopporto perché anticipa l'estate (morte e disagio), ma le piante e i fiori mi piacciono, sono colorati e vorrei avere la casa che straborda di fiori recisi e piantine. Quindi eccomi, le due foto qui sopra sono state fatte di nascosto al Bia Garden Store, un grande vivaio poco distante da casa nostra. A me i tulipani, i gigli, le peonie e i narcisi fanno impazzire. Le composizioni poi sono meravigliose. Io provo invidia per queste persone che hanno un meraviglioso senso estetico e una manualità che io non avrò nemmeno nei miei sogni più selvaggi. (Lacrima che scende, sconforto a mille, eccetera)

#facciocose
(In senso orario: Panino d'Artista, via Farini (Pr); tavola apparecchiata; Singing Drink del Gazebo di Nottingham; le due Torri a Bologna)
 
Il #facciocose riguarda il tempo libero. E infatti nel tempo libero io al 99% mangio, o faccio cose (appunto) relative al cibo. Sabato mattina io e A.facciamo sempre una passeggiata come gli anziani, e siamo capitati davanti a questa vetrina che riassume le 3 cose che amo di più: il cibo, la musica e la scrittura. 
La tavola, apparecchiata coi piatti Arv di Ikea che mannaggialaputtanaeva non entrano in lavastoviglie, era per un pranzo coi parenti. Alla fine è stato anche carino, ci hanno fatto i complimenti alla casetta e io ero felice come una casalinga senza prospettive. 
Il cocktail invece è di un locale belliiiiiiiino sul Lungo Parma, un buco locale da 15 posti in cui i cocktail costano come un neonato, ma taaaaanto buoni e serviti in bicchieri/contenitori particolari. Io sto provando tutti quelli al cacao, e ciao, ma chi ha bisogno di altro? Questo era, però, con vodka alla pesca, vodka al lime, acqua tonica e frizzi pazzi che creano un suono particolare (non il comune zzzzzzzzzz dei frizzi) se bevuti con il cocktail. 
Le due Torri. Solo cuoroni per Bologna e per la Vera, amica che conosco da 10 anni (AIUTO) e che è sempre brava a sopportarmi nonostante la lontananza.

#tramonti
(Fornovo Taro, verso il fiume; parcheggio Centro Torri)
 
Io ho un problema. Abito in un posto circondato da alberi altissimi e da condomini di 5 piani quindi niente cielo da Instagram. E io piango perché il tramonto è la parte della giornata che preferisco. Quindi appena sono in giro e posso, fotografo. Quindi ecco i due che in ben 31 giorni sono riuscita a fotografare.

#ootd
(Quattro aucfic che ho indossato questo mese, roba introvabile e di nicchia. Praticamente tutto H&M o Zara)

Io mi vesto male e volevo provarvelo.
Ringrazio A. che, appena mi ha vista con la felpa grigia, mi ha chiesto se uscivo in pigiama. Grazie. 


Eccoci.
Finito. 
Dai, è stato breve e indolore.

Per il futuro avevo intenzione e di fare rubriche idiote e assolutamente inutili, tipo video di YouTube ma visto che non sono fotogenica e ho le occhiaie e poi dovrei spolverare tutti i giorni, non farò video, ma post. Video tipo "What's in my bag" o "I preferiti del mese" o i video "haul". 
Ringrazio la mia amica Erika che ovviamente mi ha dato il suo benestare. Le ho promesso, ma questo lo prometto anche a voi, che non userò le parole "delizioso" e "cosine" e in generale bandirò i vezzeggiativi. Mi sembra un buon compromesso.

Addio, al prossimo post.
(Se avete idee sul nome da dare a questa rubrica, è il momento di dirmeli. Vi ringrazierò. Ah, nomi scrivibili, non porcate, eh. Grazie)


C.