24 settembre 2013

Pensieri random #4

Oddio, due post in due giorni. E che è?
No, niente.
Giusto che ho qualche pensiero da cacciare fuori.
 
La rubrica "Pensieri Random" è tornata. Cheggggioia.
Comunque le cose stanno così.
  • Io sono un po' così, ho molti dubbi su parecchie cose, specialmente su quelle fondamentali.
  • Mi arrabbio facilmente, ultimamente. Ho bisogno di stare da sola almeno 3 ore al giorno.
  • Mi chiedo cosa spinga certe persone a comportarsi in un determinato modo, a avere una doppia faccia così placida. Senza per altro provare nessun tipo di vergogna.
  • Mi chiedo come ragionano certe persone. Se sono anomala io, se sono loro, se sono io la scema, eccetera eccetera.
  • Ho anche il raffreddore, non respiro, stanotte ho dormito male. Un allarme ha continuato a suonare per ore (credo, o erano minuti lunghissimi). Poi ha smesso e ha iniziato l'antifurto. Poi dopo ore ha smesso e un cane ha iniziato a abbaiare. Sto ladro deve aver avuto una sfiga mai vista.
  • Il mio conto in banca sta calando. La mia propensione a cucinare come la miglior rezdora d'Emilia mi sta facendo finire in bolletta. Basta con i dolci. Sono la cosa migliore che mi viene, ma io al momento sono a dieta nazista e A. non li mangia, o ne mangia uno, perchè preferisce il salato. Quindi li do ai miei e a mia sorella. La carne mi annoia perche deve passare le ore in forno.
  • Stavo pensando che vorrei fare un viaggetto, anche piccolo, un paio di giorni, tipo al freddo, a Praga, a Copenaghen, a Stoccolma. Lavoro arrivi? Dai, su.
  • Oggi sono andata a sfruttate l'ultimo buono di Groupon: mi sono fatta solo il colore, che coi bagni in terra sarda, ormai avevo lo shatoush naturale e sembravo una zingara della stazione. La tipa mi ha fatto il colore, la maschera e lo shampoo poi mi ha chiesto se li volevo tagliare, ma ho detto di no. Sono arrivata alla conclusione che li vorrei lunghi. Ma devo capire ancora quanto. E soprattutto perchè. In compenso me li ha asciugati. Alla fine sembravo Diana Ross.In macchina li ho prontamente legati e a breve li laverò e li riasciugherò perchè sta cosa afro no me gusta.
 
  • Ieri sera solita visione di Pechino Express.
  • Enel che chiama e mi dice che a giugno devo aver ricevuto da loro un'informativa in cui il mio contatore entro 3 giorni esploderà se non cambio tariffa. Già. Come no. Certo. Peccato che il mio contratto sia inziato a metà luglio. Ma manco le balle sanno dir bene, oh.
  • Giovedì, giretto a Bologna e all'ospedale Apple. Spero di mangiare 15 piadine. Tutte insieme. Sempre che non muoia dalla tosse e dal mal di gola prima.
  • E' da mesimesimesimesi che non mangio le unghie e sono sempre ste robine piccolette. Che due balle.
  • Ma solo a me piace il nuovo sistema operativo Apple? Cos'è iOS7? E' quello. E' carino, minimale. Le cartelle sono più fini di prima. In compenso il Berry mi fa cagarissimo. O semplicemente dovrei aggiornarlo, visto che ce l'ho da un anno e mai fattoun aggiornamento. Anche perchè l'unica cosa che mi interessa è fare e vedere le foto su Instagram e l'app del Berry al momeno è in stand-by. Dicono che stanno investigando. Ho chiesto info all'account twitter del BlackBerry ma sono stati solo capaci di mandarmi un link, a cui devo accedere dal BB e poi il suddetto si impalla e devo spegnere, togliere e rimettere la batteria se nonon va più. TI ODIO BLACKBERRY, VA BENE? TI ODIO!
  • Leggo robe aberranti sul Twitter. Le (s)fashion blogger sono proprio delle teste di cazzo. E forse sono peggio anche quelle che vanno loro dietro fomentandole nelle loro cazzate. "Oddio, il mio fidanzato va a ballare coi suoi amici e torna alle 6. Domani mi sente". A parte la mia assoluta incapacità di dire "fidanzato" che mi sa di 800, di targhetta col nome (della serie "MIO" e "FIDANZATO" ergo stagli lontano, come se qualcuno volesse toccarglielo), certi ragionamenti sono di una pietà indicibile. Anche perchè loro poverine devono essere lasciate libere di esprimere la loro femminilità (che spesso consiste nel postare foto di loro due che limonano selvaggiamente; ma anche di prenderli per il culo nella loro totale, e veritiera incapacità nelle faccende di casa), mentre il masculo dev'essere figo, ma con stile, genio, ma non troppo se no si sentono inferiori, bravo, ma non troppo, uomo, ma non troppo, vestito da uomo, ma non troppo, socievole, ma non troppo (che poi magari se ne trova una più simpatica e allora ciao). Vorrei dire una roba, ma forse sarei volgare. Ma magari, se invece di postare le foto in cui limonate, limonaste e basta, mettendo anche la mano, forse sarebbe meglio. Ma magari, eh, poi mi sbaglio io. Sono così dolci (leggi: ritardate) quando parlano del loro moroso come di un cavaliere servente che le ascolta, quando parlano del moroso come di un povero depallato, poi lui magari una sera va a calcetto, e loro si sentono come la damina di campagna del 700: spaurite, senza nessuno a cui scassare la uallera e senza nessuno a cui impartire ordini. Senza nessuno da sfottere su Twitter. Poi si lamentano se l'uomo è stronzo: minchia io vi farei delle corna sovrumane. Leggere certi tweet mi sconforta molto sulla selezione naturale e lavorativa, dato che molte di ste mentecatte lavora pure.
  • Sto arredando la Casetta. Sta diventando bella. Forse un po' troppo provenzale, ma insomma, io compro le candele, A. compra l'hamburger maker, quindi molto bene. Mi ha regalato un porta rivista molto beddo e io sono contenta. E' simile a questo, ma ha dei fiorellini sopra e NON ha scritte zuccherose. Diventarà a breve una sorta di bidone della carta, già lo so.



  • Ho deciso che verso novembre farò un post sui regali che voglio. Mia madre, ma anche mia nonna, mia sorella, mio babbo, mie amiche, tutti in pratica, mi chiedono cosa voglio per Natale, compleanno, eccetera. A sto giro il compleanno è servito a arredare la Casetta. Mobile del bagno, quadri e mobilio vario. A sto giro vedremo. Metterò roba economica, ma anche altra noh.

Ho finito i pensieri random.
Cia'.

23 settembre 2013

RUSH: RECENSIONE

Ieri io e A. dopo anni (no, saranno due mesi, ma per noi è come se fossero anni), siamo andati al cinema.
Eravamo fiacchi, lui con un principio di influenza, reduce dal pranzo con parenti per compleanno /laurea dei fratelli, io reduce, a mia volta, da un piatto di gramigna col ragù di Madre, e da un viaggio Parma-Reggio Emilia impossibile, e eravamo quasi tentati di stare a casa a guardare qualche film inutile.
Fatto sta che alla fine siamo andati al cinema a vedere "Rush", il nuovo film di Ron Howard.

(Hunt e Lauda: Chris Hemsworth e Daniel Bruhl)
 
Prima di partire con la "recensione", mi sembra doveroso precisare un paio di cose.
Innazitutto, io reputo la Formula Uno uno sport palloso, noioso, adatto per chi soffre d'insonnia. Non mi è mai interessato nulla di motori, cavalli, pistoni, piloti, scuderie e punteggi vari. 
La storia di Lauda la conoscevo già: sapevo che alla fine degli anni 70 aveva avuto un brutto incidente nel circuito tedesco del Nurburgring (l'ho dovuto googolare per scriverlo giusto) in cui è rimasto sfigurato. Della sua rivalità con Hunt non sapevo nulla, ma era anche lo stesso.
Però c'è un però. In casa mia la Formula Uno si è sempre guardata. Mio babbo si guarda qualifiche, prove, gara, dopo-gara e il dopo del dopo-gara. Per lui la Formula Uno è come il calcio per l'italiano medio. Ammetto che alcune volte anche lui guarda solo la partenza poi s'abbiocca sul divano, ma come dargli torto? Io, in 28 anni di pranzi domenicali passati a tavola avendo come sottofondo le prove, ho acquisito qualche informazione per inerzia. Ad esempio so che il Gp di Monaco non avrà grandi sorprese, essendo un circuito cittadino, infatti, non c'è molto spazio per sorpassi vari e spesso la griglia di partenza rispecchia l'ordine d'arrivo.
Qualche informazione per inerzia l'ho acquisita anche sulla Moto Gp. Fotte poco anche di quella (a parte i periodi di buona con la Merda in cui la domenica era destinata alla Moto Gp e quindi ero un po' più aggiornata. Ora zero).
Poi; altra cosa non da poco: gli attori del film non mi piacevano. Ad esempio Chris Hemsworth (interpreta James Hunt) non mi è mai piaciuto. Ma mai, eh! Non so c'era qualcosa che non mi convinceva del tutto. (Su questo tornerò più avanti).
L'altro Daniel Bruhl (Niki Lauda) mi fa schifo, sembra un topone, anche senza il trucco. Poi mi viene in mente la sua interpretazione dello soldato crucco scassaballe in Unglorious Basterds e lo ammazzerei.
Comunque, date queste premesse, il film non mi doveva ispirare. INFATTI.
 
Comunque data la programmazione reggiana, era l'unico accettabile.
Quindi eccoci all'Emiro, gran piadina come cena (Dio benedica il piadinaro di fronte al cinema) e via, film.
Come detto la storia narra della rivalità tra Lauda e Hunt negli anni 70. Uno molto posato, quasi militare nella sua guida, preciso, rispettoso del limite del rischio (il 20% non di più), l'altro quasi genio e sregolatezza: beve, si fa anche i pali della luce, guida come un disgraziato. Entrambi vengono da famiglie che ripudiano la loro scelta di correre in macchina. Lauda è quasi ingegneristico nel suo studio della macchina: corregge i meccanici, modifica il motore e il telaio. Hunt è fondamentalmente un cazzone, se ne fotte, basta che si vinca.
Arriva il momento in cui entrambi dalla Formula tre (o Due, boh non ricordo) approdano alla Formula Uno, Lauda alla Ferrari, l'altro alla McLaren. Un classico. Fino al giorno dell'incidente di Lauda.
La scena che mi ha colpito di più è quando Lauda, dopo aver subito il trapianto di pelle, tenta di mettersi il casco: la pelle è ancora viva e lui soffre un sacco, urla. Io stavo male. Una scena tragica, ma molto bella.
Lauda, dopo vari mesi di degenza in cui Hunt recupera i punti per raggiungerlo alla vetta della classifica del mondiale, si ripresenta in pista. La situazione è la medesima del Nurburgring: molto pericolosa. Lauda si ritira a metà corsa per pericolosità, mentre Hunt prosegue e, arrivando terzo, vince il titolo mondiale.
Alla fine del film, i due si incontrano: Hunt circondato da donne, Lauda che guarda il suo aereo (è diventato pilota). Si parlano e Lauda lo incoraggia a non mollare lo studio dell'auto e la guida per mantenere il titolo, Hunt invece si ritirerà dopo due anni riuscendo a entrare nel mondo della tv, fino a ritrovarsi per Londra in bici, scalzo e completamente ubriaco. Morirà a 43 anni.

(Gli originali: Lauda e Hunt)

Vabeh. A me è piaciuto. Ma tanto. E non pensavo. Due ore e passa di film e neanche le ho sentite. Le riprese sono molto veloci, scattanti. da sto film si capisce che Lauda è uno spaccaballe colossale, noioso e pure un po' stronzo, mentre Hunt viene descritto come un coglione fatto e finito che, per quanto bravo a guidare, sempre pirla rimane.
Gli attori: Daniel Bruhl è uguale a Lauda, identico.
Chris Hemsworth NOH. E io vorrei fare un appello a Chris Hemsworth: RIDI DI PIU'. Un figo, signori miei, mai visto. Ho già proposto la visione di Thor 2, giusto per.

Ora, io non so se sia un film che rispecchia la realtà o è romanzato, ma andateci. Davvero. Le auto sono quelle originali dell'epoca. E è un film che può piacere a tutti, anche a chi reputa la Formula Uno e le corse una palla mondiale (come me). La storia è comunque bella e la regia (per quano ne possa capire io) è fatta veramente bene.
Vabeh, io non sono la Detassis, ma insomma, andateci che merita.

16 settembre 2013

Non so cosa passa per la testa delle persone

Non so cosa passa per la testa delle persone.
E' un periodo in cui sono parecchio incazzata. Se fossi la protagonista di un film probabilmente sarei una quasi-trentenne che ha la classica "rabbia interiore" e che quindi sfascia tutto, si droga e magari si taglia gli avambracci. Ma io non ho le palle per fare queste cose e quindi ripiego nel ben meno pericoloso mutismo, a parte sfociare in momenti di nervoso acuto in cui al 99% ci prende male mia madre che, per quanto santa e brava donna, ha i suoi bei momenti in cui sminuzza e tritura i coglioni con fare da maestra. Quei momenti in cui sono arrivata magari in casa da 5 minuti dopo un viaggio Reggio Emilia- Parma, iniziato con la macchina completamente scarica, con le risposte date di merda a A., con la batteria che "è partita, ciao vado. Oddio, magari poi mi si ferma a Calerno e è la fine, poi piove". Un viaggio durante il quale ho ucciso, almeno a parole, metà della popolazione reggiana (REGGIANI, VOI NON SAPETE GUIDARE, BASTA, METTETEVELO IN TESTA E ANDATE A PIEDI) per la loro inettitudine alla guida (disse quella che partì una volta col freno a mano tirato) e per le loro tagliate di strada, che CRISTO DIO, giuro che prima o poi vi tampono e vi meno.
Ecco, già l'umore era questo. Tetro. Poi arrivo, mangio. Poco perchè sono a dieta (a parte il mio pasto di libertà settimanale in cui mangio come un unno) quindi altro nervoso. Dopo pranzo mi siedo e tento di leggere qualcosa al che mia madre che non mi vede da neanche 24 ore inizia con le sue 23479284798326436498372 domande. Tutte nell'arco di 10 secondi.
Ora. Lo sa A. che mi conosce da 2 anni, lo sa mia nonna, perchè tu, santa donna che mi hai anche partorito, che ascolti i miei pianti, le mie lamentele e non mi mandi mai a cagare nonostante me lo meriti almeno 10 volte al giorno, mi devi fracassare le palle mentre leggo? Eh? Perchè? Ti diverti? Ti piace interrompermi mentre tento di capire cos'è successo a Bologna quel maledetto 2 agosto (sto leggendo un libro sulla strage di Bologna. Allegria)? E' un gombloddo? Madre, sei una gombloddista?
Ovvio, neanche da dire, sono domande inutili. "Ieri sera hai mangiato?" "Cosa?" "Dove sei andata?". Ma la domanda migliore credo sia stata "Con chi eri?". Lì l'ho guardata e sono andata a rinchiudermi al cesso a leggere. Poi sono uscita. E lei "Ah ma non ti si può dire nulla, perchè sei così" e via un'altra mezzoretta di frasi su gente di cui non me poteva fottere di meno.
Poi alla miliardesima notizia su X che parla di Y con Z mi fa "Hai capito? " che era un po' il "adesso ripetimi con parole tue" della scuola. Anche lì mi sono voltata e ho ripreso a leggere.
 
Ho ripreso con l'invio forsennato di cv.
Oggi vi lascio stare e non do il via alle mie filippiche che sfociano in anatemi. Oggi no. Anche se devo (ovviamente) lamentarmi di una cosa: annunci di aziende che cercano "addetti alla comunicazione", poi si legge meglio e cercano in verità un agente di commercio, molto più banalmente un impiegato commerciale (errore, l'impiegato commerciale è colui che sbriga le pratiche, non il poveretto che guadagna su provvigione). Ecco, io dico che magari se anche le aziende imparassero a scrivere effettivamente quello che cercano, le cose sarebbero migliori.
 
Basta.
 
A breve uscirà "Mood Indigo". Io ho già chiesto alla C. cosa ne pensa. Io Gondry lo apprezzo, un po' lo odio, ma lo apprezzo, ma sto film ha qualcosa che mi turba: forse perchè è ambientato a Parigi? Forse perchè c'è quella cessa di Audrey Tatou? Perchè Gondry? Ma andrò, anche da sola (amicici che ne avete voglia, follow me al cinema a piangere insieme).
 
Sono Pechino Express-addicted. Non dico altro.
 
Nota: la gente mi annoia e un po' la disprezzo. Leggo certe robe sul Twitter di gente triste che dice ad altra gente triste "Sei invidiosa, sei ossessionata da me". Oh. Ragazzi, riprendetevi. Fate cagare come tutti, eh. Non è che perchè magari avete 10 follower più degli altri avete vinto. Siete tristi come gli altri.
 
Madonna, che du' maron.

2 settembre 2013

ZITTI TUTTI E RELIGIOSO SILENZIO! (cit.)

Sono tornata.
Ho fatto 12 giorni di mare.
Poteva andarmi peggio.
Potevo stare a casa a piangermi addosso per la disoccupazione. C'è da dire che avendo prenotato il traghetto prima di sapere la mia sorte di precaria ha aiutato. Se avessi dovuto prenotare dopo la notiziona, non sarei mai andata via.
Sono andata in Sardegna, a Isola Rossa, a casa del nonno di A. Una fortuna non indifferente, direi.
Soprattutto per il posto, che non è in cima al Gennargentu, ma è in Gallura, il che significa: 40 gradi di giorno, 18 di sera, acqua azzurra che a Parma neanche nella vasca è così, porcetto, culurgiones e pane carasau come se piovesse. Insomma sono tornata rotoland, praticamente, anche perchè abbiamo pensato (= io ho obbligato A.) a fermarci un paio di giorni in Liguria. Quindi pure qua mi sono abbottata di focaccia e gelato semifreddo al bacio.

Sul Twitter avevo anticipato che avrei fatto un paio di post sulle mia holidays in terra sarda e sulla brutta fauna con cui tocca condividere il viaggio in traghetto.
Potrei eh.
Ma non lo farò. Prima di tutto perchè, a parte la litigata con uno che "Ragazzi, fate silenzio, se no vi sbatto fuori" "Chi sbatti fuori tu???" (ndr: ha russato ininterrottamente per tutto il viaggio Olbia- Livorno senza troppo sforzo), la gente dovrebbe essere abbattuta senza troppe remore.
Ho avuto vari esempi.
In spiaggia. A Isola Rossa c'è una spiaggia di un paio di chilometri e sistematicamente noi ci mettevamo con i teli e l'ombrellone (quest'anno niente trono per A.) e sistematicamente una coppia con annessi figli urlanti di 4 anni con 3 sacchi di giochi si mettevano a 50 centimetri da noi.
 Vi affogo nell'acqua cristallina.
In traghetto. Capisco che il traghetto non avesse questo aspetto di nave da crociera (la Goinsardinia (compagnia per i poveretti slirati) ha noleggiato la nave da una compagnia greca (RENDIAMOCI CONTO!), ma non è possibile che appena si sale il tipo dietro di me in coda chiama tutti i parenti e inizia a dire "Ah guarda secondo me non arriviamo. Fa dei rumori assurdi." Poi chi è che non ha dormito tutta notte per la paura che quel cigolio presagisse a naufragio nel Tirreno? CHI? IO, ovvio.

Comunque diciamo che il traghetto e il fatto di aver a che fare con gente di merda vale tutto l'azzurro che c'è intorno.
La foto qua sopra è la caletta di Tinnari, a circa mezzora di macchina da Isola Rossa, vicino a Costa Paradiso. Fate conto che per stare lì a mollo nell'acqua azzuraazzurraazzurra, o ci si arriva via mare o si fa una scarpinata di 40 minuti giù dal monte Tinnari. Che all'andata va bene, ma il ritorno è in salita. Con una pendenza del 70% sotto il sole cocente. Ma merita.

La mia preferita però rimane la Marinedda,spiaggia a 20 minuti a piedi da Isola Rossa.
Eccola. Bella, vero? Ho obbligato A. a andarci quelle mille volte. Il primo giorno che siamo andati c'era il mare mosso. Per dire, ci facevano surf.
E io ho deciso che è il posto più bello della terra.

Per chi volesse andare in terra gallurese, vi consiglio di fare un salto da Paolino.
Paolino è il tipico sardo: anzianotto, cubico, col bastone che cazzia a destra e sinistra e che fa (o meglio comanda chi cucina) piatti tipici sardi.
Immaginatevi un all you can eat a 25 euro a testa in cui mangiate tutta la quantità di cibo che volete. E per cibo intendo antipasto, due primi e chili di porcetto come secondo, dolci e filu e ferru e cannonau come digestivo. Lì nel paesino la stessa sera c'era anche la festa della frittella lunga. Avete presente le frittelle normali tonde? Ecco, queste sono lunghe tipo mezzometro e arrotolatte guarnite con zucchero o miele (io zucchero chè il miele nun me piasce). Chi vede le mie opere su Instagram, avrà visto la frittellina.
 Va beh. Andateci. Da Paolino, in Gallura, in Sardegna. Andateci. Magari a giugno o settembre, chè c'è meno gente e ci si può godere tuttol il mare e l'isolotto del paese senza nessun romanazzo semianalfabeta che urla nelle orecchie dei vicini ("Aòòò, viè qua" "Ma che ttttte pare? Nun se ne parla brobrio" MA MORITE!)
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In vacanza ho visto anche Radiofreccia. Mai visto perchè il protagonista è Stefano Accorsi che ho sempre odiato e insultato da che vidi "Jack Frusciante". L'ho visto perchè è ambientato a Correggio, mi piace Ligabue (ma non ditelo a nessuno) e poi mi faceva ridere chegli attori parlassero con cadenza reggiana(bòòòòcca, novèèèèèèmbre, frèèèèèccia).
Poi ho visto Radiofreccia. E la antipatia per Accorsi è svanita. Anzi,se qualcuno osa dire "A" vengolì egli alzo le mani. Un figo mai visto. Infatti,adesso, a 15 anni dal film è più bolso e più stempiato. Ma io me lo guardo in Radiofreccia e boh.
(No,ma infatti. E' proprio brutto, eh)
 
 
Fine parentesi bimbominkia.
Il film di per sè non è malaccio. La colonna sonora vale l'ora e mezza di film. E Guccini, nel ruolo del barista/allenatore, fa piegare dal ridere.
 
Comunque sono tornata.
Invio cv da una settimana e per oraho inviato tutto in Lombardia perchè nella "grande e operosa" Emilia vogliono tutti dei minchia di agenti di commercio a partita Iva. Quanto cazzo ci marciate su,oh.