31 gennaio 2013

CHIARA GOES TO PALESTRA

La mia mente ultimamente vaneggia. Ho deciso di andare in palestra.
Per davvero, eh, stavolta. Mica come due anni fa che mi sono iscritta per due anni e poi ci sono andata 2 volte. Una briga andarci mai vista. Poi mi stava su che era in culo al mondo e che era sempre imballata di gente. Cioè, già c'hovoglia di star qua come di prendere delle sberle, poi mi tocca anche aspettare mezz'ora per soffrire su una cyclette. MA MAI.
Poi la Gianna ha iniziato. Mi diceva che faticava, ovvio. Poi io facevo la galla e dicevo "Eh ma Gianna, hai 'na bella voglia alle 6 di sera dopo aver lavorato 8 ore, andare a sudare" Ma lei convinta. Io che di ore ne lavoro 6 avrei voglia solo di
a) pigiama;
b) biscotti con gocce di cioccolato;
c) Real Time coi matrimoni truzzi di Enzo Miccio (che poi piango sempre anche se aborro tutto quel mauve (Enzo. PER CORTESIA. Si chiama viola) e quei burini arricchiti che lo chiamano per farsi fare un matrimonio sempre in posti in Culonia. Però piango tanto quando all'altare si scambiano le promesse)
 Poi io di ore ne lavoravo più di 8, uscivo sempre alle 8 di sera minimo e appunto la mia vita era pigiama e Real Time con il re del cioccolato Erns Knam.
 
Questo gran figo di un crucco è un folle che fa delle mega torte di cioccolato. Ma mica quelle porcate condite col compensato del Boss delle Torte. Questo è se possibile ancora più gasato e dittatore del suo rivale ammeregano, ma è BRAVO. Proprio bravo. Poi vabbè, a me dai un copertone con spalmata una cucchiata di Nutella e mi fai felice, ma lui fa delle torte bellissime. Si diventa bonzi solo a guardarle.
Non a caso, nell'ultimo anno, vuoi la sedentarietà durante la disoccupazione, vuoi la sedentarietà durante il lavoro (6ore e passa al pc e ciao maniglione dell'amore, come va?), vuoi che mi sa briga fino alzarmi dal letto per bere (al mattino ho di quelle arsure che boh), vuoi che mio babbo è entrato nel tunnel "Stoseguendounatrasmissionedipasticceriedevoprovaretuttelericette" e quindi in questa casa ci sono il doppio dei dolci che giravano prima (e anche prima non erano pochi), vuoi perchè io un dolce a fine pasto devo mangiarlo, perchè se no non sto bene, insomma, qui si è diventati bonzi. Ma tanto. E finchè me ne fotto ok, poi però mi alzo un mattino e mi sveglio proprio.
CHIARA. BASTA. QUI SI E' BONZI. BASTA MERENDINE, BASTA DOLCETTI. Ma quelle praline al marzapane del babbo sono così buone. NO. HO DETTO BASTA. Mamma, cosa fai da mangiare? I cappelletti. Vabeh, sono piccoli, cosa vuoi che facciano 350 cappelletti? NO. BASTA. Ma quel creme caramel al cioccolato che il babbo ha fatto apposta per me? Sarebbe maleducato non mangiarlo. NO, HO DETTO NO. Ma sabato andiamo a Sestri. Devo mangiare la focaccia, la focaccia farcita, il semifreddo al gusto Ferrero Rocher e la sfoglia coi mirtilli del "Polpo Mario". DEVO! NO! BASTA!!
Quindi l'altra settimana sono partita e ciao palestra, toh sto bancomat, salassami e fammi sto cacchio di abbonamento annuale.
Quindi, domenica mi sono preparata la roba.
Poi.
Eh, che peccato. Lunedì nevica. Non esiste che io esca con sto tempo. Sto a letto, poi ho appena visto sul giornalino dei programmi che alle 4 c'è Enzo che prepara il suo solito matrimonio pacchiano. Ho proprio bisogno di frignare una mezzoretta. OTTIMO! Pannetto e mi guardo i "Wedding planner"!!
Martedì? No. Ho mal di testa. E andare a faticare col mal di testa non mi sembra una furbata. Lo faccio per il mio fisico.
Mercoledì? Ste magliette mi stavano un anno fa quando ancora entravo in QUEI jeans, devo stare larga nella maglia per due motivi: a) sudo, non posso stare stretta nella maglia; b) il culo va coperto. Quindi anche oggi, oh che peccato!, devo andare a comprare le due magliette scrause.
 
Giovedì. Oggi, Chiara, TI TOCCA. Non hai più palle.
Preparo la roba.
Vado.
Il personal trainer (personal.....insegna anche a quelli che passano per strada) mi da degli esercizi.
"Cosa vuoi fare?"
"Uhm, beh del movimento, non ho esigenze specifiche"
"Facciamo un po' di rassodamento"
(Lo so che non sono tonica, che palle, oh, sarai bello te con quelle spalle) "Ehm, ok"
"Hai altre esigenze?"
"Mah, fare un po' di fiato, perchè sono sempre seduta"
"Ok, guarda ora ti preparo la scheda poi ti dico"
 
Tempo 3 secondi e eccolo raggiante. "Chiara, vieni che ti spiego".
 
"Allora qui hai 20 minuti su quest'attrezzo che ti fa lavorare le gambe e le braccia"
CIOE', IO TI DICO CHE MUOIO ANCHE A FARE DUE GRADINI E MI FAI CORRERE 20 MINUTI??? Vabeh.
Inizio.
Dopo esattamente 3 minuti e 45 secondi sento il cuore che mi sta esplodendo. Mi viene da vomitare e voglio il mio pannetto e Ernst Knam che insulta i suoi dipendenti.
Continuo.
Tempo 3 secondi e sul tapis roulant di fianco a me viene un vecchio. Corre come un folle a una velocità doppia rispetto alla mia e neanche un goccino di sudore o un principio di infarto.
VECCHIO, TRA UN MESE VEDRAI CHI RIDERA' SOTTO I BAFFI (perchè quel ghigno, secondo me non era fatica, ma presa in giro nei miei confronti).
Finisco i miei 20 minuti a fatica (mi sono dovuta fermare 2 volte, la prima facendo finta di allacciarmi le scarpe, la seconda per rifarmi la coda di cavallo. Hahahahahah!! Che scaltra!!), poi ho fatto gli altri esercizi. Per le gambe e per la mia povera spallina che esce ancora a caso. Dopo due ore di fatica me ne vado. Per il primo giorno può bastare.
Ho salutato il personal trainer tutta timida, non sia mai che si ricordi di me e se salto una volta poi mi viene a rompere le balle.
 
 
(Non sono così: non ho quella panza (a breve se non la smetto con le praline sarò così) e poi sono mora, eh)
 
Nello spogliatoio per caso mi sono guardata allo specchio. Ero rossa ovunque, in faccia, nel collo, nelle braccia, nelle mani e nelle gambe. Un bagno di sudore. Anche farmi la doccia è stato faticoso. Minchia, che agilità.
Comunque, c'è da dire che anche dopo due ore di movimento il fisico ne risente, io mi sento più leggera rispetto al solito. Certo, mettermi i calzetti antiscivolo è stato doloroso e forse non me li leverò mai più, però sto meglio. Effettivamente muoversi fa bene. Ma pensa te che scoperta.
Che poi io stasera vada a spararmi i bretzel, è un altro paio di maniche. Ma mi sentirò meno in colpa.

A. mi ha chiesto "Com'è andata?" 
La mia risposta "90% di acido lattico, 10% di Chiara"

Domani alzarsi dal letto sarà una merda.

3 commenti:

  1. Ma sai che non sapevo che avevi un blog?? Mi piace assai! Brava Chiara (anche per la palestra, eh?) Alessandra G.

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  2. Grazie!! Ho un blog povero, mi leggono in 2 ;)

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  3. No, no, almeno in 3 di sicuro: ti leggo anch'io, anche se a volte latito. E immancabilmente mi fai piangere dal ridere. Giuro, c'ho le lacrime.

    E comunque ti ammiro: io avrei saltato anche il giovedì. E anche tutta la settimana dopo. Per dire. Meno male che, se non altro, ho scoperto il flamenco. Almeno faccio del movimento e mi diverto, altrimenti sarei già diventata un tutt'uno con la sedia.

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