20 settembre 2012

POI IN MACCHINA

Potrei fare un trattato sugli annunci di lavoro che trovo sui siti e sui giornali.
Lavoro il cui datore di lavoro più intelligente probabilmente è una scimmia antropomorfa che si esprime a gesti.

Potrei fare un elenco infinito degli annunci più improbabili, più inutili, più "facciacomeilculo" e più tristi.
Come potrei contare il mio odio estremo nei confronti delle agenzie interinali, luoghi infernali in cui un'alfabeta giudica se si è o meno idonei a sostenere il colloquio con l'azienda in questione. Un'alfabeta che 90 su 100 neanche è laureata e 90 su 100 neanche si sa esprimere in un italiano che si possa definire dignitoso e comprensibile.

In pratica se prima dovevi fare bella impressione al futuro e possibile datore di lavoro, ora bisogna fare buona impressione alla stronza dell'agenzia che ti chiede due robe per capire se a) sai scrivere il tuo nome; e b) se ti esprimi meglio di lei.

L'ultimo colloquio che ho fatto (si parla di mesi fa ormai) è stato in agenzia. Per un posto da centralinista receptionist, dunque non per un posto da chirurgo o per un ingegnere nucleare, eh. Per un posto da centralinista. Il contratto poi era a tempo indeterminato, quindi sarebbe stato perfetto.

Arrivo in agenzia e mi accoglie questa cosa con braccia e gambe e in un idioma a me sconosciuto mi chiede di accomodarmi nel bugigattolo con un tavolo e due sedie.
Mi siedo, inizia a farmi delle domande.
"Hai già fatto questo tipo di lavoro? Qui dovrai anche fare commissioni per il tuo capo"
"Beh guardi, a Milano andavo anche a prendere le medicine per il cane della capa, quindi, sì, ho già fatto lavori di questo tipo"
"Vedo che sei laureata"
"...sì"
"Non è un po' poco questo lavoro per te?"
(posto che nessuno, NESSUNO, ti ha dato il permesso di darmi del tu, anche se ho la laurea, mi va bene anche questo, perchè devo mangiare anch'io)
"Direi che se mi offrissero un lavoro lo prenderei e prima di mollarlo ci penserei due volte, a prescindere dalla laurea"
"Ok"
"...ok?!?!"

.....

Poi mi guarda. Guarda il cv. Mi riguarda. La riguardo. ("Ci fissiamo un altro po' o iniziamo a comunicare?!")

.....


"Chiara, ascolta, ci ho pensato. E il tuo cv non lo manderò"
"Per quale motivo?"
"Beh sai, hai la triennale, la specialistica, hai già esperienza. Questo lavoro è poco per te, non ha senso mandarlo, perchè alla prima occasione molleresti tutto e l'azienda sarebbe da capo"
"Mi scusi (notare, merda, che io ti do del lei, perchè anche se sei una semi analfabeta, ho un'educazione), ma allora perchè mi ha chiamato?"
"Beh, un colloquio non si nega a nessuno, poi dal tuo cv hai già diverse esperienze e una centralinista per te sarebbe troppo poco"
"Ascolti, le chiedo di inviare il cv poi eventualmente sarà l'azienda a non chiamarmi, ma lo invii. A lei cosa cambia?" (dimmi te, se devo pregare una stronza di inviare il cv)
"No, no dai, non ha senso. Lo sappiamo entrambe che abbandoneresti non appena troveresti un lavoro migliore"
"Dunque, a parte che questi non dovrebbero essere affari suoi, le sto chiedendo di inviare una mail all'azienda. Non le sto chiedendo nulla che esuli il lavoro" (potessi, ti avrei già staccato la testa a mani nude)
"No, Chiara, ho già deciso, non invierò nulla, sarebbe una perdita di tempo mia, tua e dell'azienda. Ok, se ho altre cose ti ricontatto"
"Arrivederci"

Ecco.
Io ti ho augurato tante cose, cara la mia impegata dell'agenzia. Tante cose. Ti ho augurato di diventare un giorno mia subalterna. Te lo auguro. Col cuore, perchè se per sbaglio io dovessi diventare qualcuno e tu una mia impiegata sarebbe la tua fine.

Poi vabbè.
Al ritorno in macchina ho pianto.
Ma quella è un'altra cosa.

Nessun commento:

Posta un commento