16 luglio 2013

LE DONNE IN "SEX AND THE CITY" A NY E IN ITALIA (si dice il peccato, ma non il peccatore)

Ultimamente uso Twitter molto più di Fb, perchè a differenza di Facebook, ti permette di essere molto più fancazzista. Puoi vomitare tuìt su tuìt e nessuno dice nulla. Forse perchè anche i giornalisti, i manager, gli stilisti e i cantanti lo usano, quindi se anche Letta mi tuìtta che è al cesso, lo potrò ben fare anch'io, giusto?!
L'unica pecca è che, a differenza di Facebook, con Twitter bisogna essere concisi, brevi. E io, specialmente quando insulto, voglio tutto lo spazio che esiste. Voglio avere fogli bianchi, schermate intere, tastiere intonse da utilizzare per a) dare dello stronzo/ignorante a chi dice delle boiate; b) spiegare perchè è stronzo/ignorante.
Comunque, l'altro giorno ho leggo un tuìt di una freelance e blogger che scrive anche per Vanity Fair e per Gioia. Il sunto del tuìt era "se il lavoro che avete vi fa cagare, cambiatelo o fatevi mantenere, ma non parlatemi di ingiustizia".
Ecco, io anche fino a quando un lavoro ce l'avevo, certe affermazioni mi hanno sempre mandato fuori dai gangheri. Perchè certe affermazioni sono proferite da persone che: a) lavorare sottopagati non sanno neanche che vuol dire; b) sono ricchi di famiglia; c) se fossero dei datori di lavoro, sarebbero ancora più stronzi dei datori di lavoro attuali (e ce ne vuole).
Ho tolto IMMEDIATAMENTE il follow a sta "freelance" e le ho risposto che a tacere, ogni tanto, si fa bella figura. Lei puntalmente mi ha risposto che lei ha iniziato nel 1994 e io? Quando? Ieri?
ECCO.
Io, la avessi avuta sottomano l'avrei menata. A parte la gara a chi ce l'ha più lungo ("Io sono qua dal 94, tu? Gnegnegne"), che già si commenta da sola, il nodo del problema è proprio nel  numerino: 94.
Nel 1994 io avevo 9 anni. E mi pare che tutta sta crisi del lavoro non ci fosse. Certo, la disoccupazione c'era, ma non ai livelli odierni. Giusto? Mi pare che gli stipendi fossero in media più alti e non ci fossero quei contratti di lavoro come i co.co.co o le collaborazioni, o che, se c'erano, erano in numero minore rispetto a oggi. Mi pare che le cose a livello lavorativo (di contratto) fossero migliori rispetto o oggi. Ma lei dice che ho capito male. Beh in effetti, capire male un tuìt del genere ce ne vuole. "Non ti dà da vivere? non è un lavoro. trovatene uno vero, o continua a farti mantenere da mamma senza menarmela coll'ingiustizia del sistema".

Voi ci leggete altri significati? Qualche recondito significato che mi sfugge? Ditemi e illuminatemi perchè io mi sento stupida.
 
Poi vabbeh, potrei fare della facile ironia sul fatto che è stata con un politico che, stando a Wikipedia, ha militato nella DC, che ha uscite superinfelici (tipo contro i gay o contro l'aborto. Un genio ora nel PD). Potrei dirvi che ha scritto qualche libro, tra cui uno che parla delle mogli cornificate dagli uomini con cui va, ma non la farò. Sarò elegante e non parlerò del suo tono spesso snob e altezzoso. Non lo farò.
C'è pure da dire che anche Moccia ha scritto vari libri, quindi non mi pare una discriminante.
Ma sarebbe bello se certa gente tacesse e non venisse a spiegare ai precari che la precarietà esiste (ma va?) e che bisogna ingegnarsi (ma va #2?). Meno male che la giornalista me lo ha detto, eh, perchè se no non ci sarei arrivata.
Che poi non so neanche se sia giornalista. A me fotte sega, detto proprio così, se lo è, perchè faccio parte di quel gruppo di "illuminati" (o pirla, fate voi) che non giudicano uno scrittore dal tesserino che ha, ma dalla qualità della sua penna. Esistono blogger che, se anche parlano di smalti Chanel e di minigonne, si esprimono meglio di lei che è "freelance dal '94" (cit.). Parere personale. Poi se certe testate * la pagano mi dispiace per loro.
 
A parere mio la colpa è anche di quella puttanata partorita dalla HBO che risponde al nome di Sex and the City.
(MA IO DICO, HBO, HAI PARTORITO GAME OF THRONES, MA PRIMA ERI SBRONZA?!?!?)
Una roba che alle femministe degli anni 70 avrebbe fatto rizzare tutti i peli del corpo. Probabilmente negli anni 90, SATC era una serie all'avanguardia ("Oddio, una milf parla di pompini, aiuto"; "Una scrittrice newyorkese la da via a caso"), non so per quale oscuro motivo, ma a rivederla oggi mi cadono le balle che non ho. Ho sempre reputare la Cherri Bredsciò (si, lo so che si scrive in un altro modo, ma lo scrivo così per dare l'idea della profondità della tizia) un personaggio malcostruito, con la mentalità di una 15enne nel corpo rachitico di una 40enne dal muso da cavallo. Il suo modo di fare da gatta morta la rende pressochè insopportabile. E solo uno come Big poteva prendersela. Infatti Haydan, l'unico uomo con le palle della serie, l'ha smollata in mezzo a una strada. Certo le ha chiesto di sposarlo, ma non tutti sono perfetti. Prima che diciate che "eh però le puntate le hai viste", vi dico subito che ho visto qualche puntate quando mi capitava, più che altro per dare il beneficio del dubbio a una serie tanto acclamata quanto amata.
 
Tornando a noi, la suddetta freelance (ma non solo lei, qua ci metto anche la Paola Jacobbi, 'n'altra buona che scriveva  per VF....tutti lì eh!?) ha quest'impostazione: sono figa, ergo posso permettermi di dire qualsiasi cosa. Che è un po' la moda dei fashion blogger e delle pseudo giornaliste che ammorbano le rubriche sui giornali.
Anche se fino a prova contraria si parla e si scrive dopo aver pensato.
Poi, boh. Fate voi, eh.
 
Piccolo sfogo.
 
 
 
* Un paio d'anni fa ho fatto l'abbonamento a Vanity Fair per il semplice fatto che veniva pochissimo. All'arrivo delle copertine con Silvio Muccino e Giuliano Sangiorgi dei Negramaro fatti passare come fighi e star inarriivabili, ho deciso di evitare qualsiasi ulteriore contatto con VF e la Condèe Nast (o come si scrive). Poi mia mamma, grazie a degli sconti, ha rifatto nuovamente l'abbonamento quest'anno. Il pensiero che il suo abbonamento finisca nelle tasche di sta gente mi fa innervosire. Motivo per cui le impedirò il rinnovo.
 
 
(Qua sotto un post vecchio mai "pubblicizzato", se vi va mi farebbe piacere lo leggeste, giusto per capire se sono solo io a farmi ste pare mentali.
Per le ribriche sui libri e sui film devo avere voglia, ma come già aniticipato su Twitter, tratterò di titoli e pellicole già in commercio da parecchio, ma tant'è. Nessuno mi invita alle prime, quindi prendete quel che passa al convento. Love.)

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