14 marzo 2013

GIUSTO PER CAPIRE CON CHI AVETE A CHE FARE

Il blog.
Il blog è una sorta di diario personale che si decide SCIENTEMENTE di condividere con la rete. E' una sorta di esplosione dell'ego, ne sono consapevole, anche perchè a chi fotte se io sono andata in palestra o ho cucinato? A nessuno, ma almeno io quando scrivo mi diverto. Poi che a qualcuno interessi mi va bene, ma non è primario. Questo fatto è testimoniato dal fatto che i miei post hanno una media 0/ 2 commenti. Quindi, ecco, non è che il mio ego sia appagato eh, ma insomma, è più una sfogo. Uno sfogo relativo, ma meglio di  nulla.
Seguo qualche blog, niente di serio, tutta gente che non ha un cazzo da fare e non fa altro che postare foto sue nei camerini con un maglione o gente che viaggia grazie ai soldi del marito, ma chi se ne frega, voglio dire. Mica ti seguo perchè sei Einstein, ti seguo perchè il tuo modo di scrivere mi piace e ogni tanto mi garbano anche le foto.
Poi viene il giorno che la/il blogger in questione fa un post oggettivamente brutto, oggettivamente scritto male, oggettivamente marchettaro, oggettivamente terribile se paragonato alle precedenti pubblicazioni. La gente commenta. Dico la gente perchè io non commento mai. Dopo essermi beccata della repressa, della sfigata e della cicciona (li ci avevano preso) cessa (qui no, dai!), ho deciso che mi metto a commentare quando vedo che :
a) i commentatori sono dei cazzoni (come il forum dove vado tutti i giorni, un gruppo di stordite come me ma ci sono dei commenti che mi fanno ridere fino alle lacrime agli occhi);
b) l'argomento merita sul serio un mio apporto, e la cosa capita piuttosto di rado;
c) quando penso che l'autore abbia un cervello funzionante e capisce che le critiche si prendono, si ribattono, ci si confronta e poi ciao, va a morì ammazzato, che manco ti conosco, amici come prima.
 
Poi ieri capito casualmente su un blog. Ci capito casualmente perchè leggo che vive a Londra, è una giornalista (cioè  si reputa tale, anche se è forse pubblicista ma manco quello), si è trasferita là e ha qualche anno più di me. Non dico chi è perchè un tale personaggio non merita neanche un click di più di quel che gli ho dato io. Il blog parla della sua vita a Londra, della sua famiglia e dei suoi psedolavori. Ho letto qualcosa poi mi sono soffermata sul ll'ultimo post. Il post in questione si intitola "Il comunismo dell'infelicità".
Un titolo altisonante. In pratica la tipa si lamenta dei commenti negativi che riceve spiegando che se lei ama il bello (fotografa cupcake, eh, mica statue di marmo), allora noi dovremmo cercare di essere positive e dovremmo cercare di essere come lei, invece di trascinarla nella nostra infelicità, da qui il comunismo del titolo.
Posto che un tono del genere lo dovrebbe usare con sua sorella, non con dei lettori, mi chiedo: ma davvero?! Cioè, ma sul serio. Ma come cazzo si permette questa qua? Ha pubblicato un libro sulla falsa riga del blog. Che voglio dire ce ne vuole per improntare un blog sulla nascita di tua figlia. Dirsi stupita se si rimane incinta a 27 anni. A 27 ANNI! Non a 16, a 27. Non sei nè piccola nè incapace di intendere nè di volere a quell'età, se ci rimani sei anche un po' pirla. Parere personale.
La tipa lavora come freelance a Londra e ha sta pargoletta, molto bellina tutta boccolosa. Insomma lei il blog l'aveva improntato sulla sua gravidanza e sulla sua indecisione se continuarla o meno (sarà felicissima la pargoletta, all'età della ragione, di scoprire di essere così voluta, per altro). Ha un marito con parecchia pila, e se dico parecchia è PARECCHIA. E viaggia in continuazione. Ma beata lei. Però ha quel tono da superiore che a me ha stomacato dopo 3 righe. Senza contare quelle frasi che vorrebbero essere intellettuali, mentre sono solo banali e anche un po' trite.
Le sue adepte criticano un po' sto tono da fighetta che sembra mettersi sopra un piedistallo e sembra mandare a fanculo chi la legge e partono i commenti. I commenti di solito hanno 4 tipologie:
1) Le ancelle. Gente che per davvero non ha una vita. Gente che dice "sei il mio mito", "sei la mia fonte di ispirazione".  Cioè una blogger che ha avuto un culo incredibile è il vosttro mito. Io di miti non ne ho, ma almeno evitate ste leccate di culo. Ringraziano per un post "Lo stampo e me lo appendo, è bellissimo", col cuore finale. Augurano una vita felice alla pennivendola. Dovrebbero augurarsela a loro stesse una vita felice, perchè quella che hanno dev'essere molto povera.
2) Le stronze. Quelle che vanno sul personale. "Sei cessa, che cazzo scrivi". Come se le due cose avessero una correlazione. Patetiche pure loro;
3) Le paladine delle cause perse. Che difendono la scrittrice, come se ne avesse bisogno. E non è che la difendono con motivazioni sensate. No. La difendono col sempreverde e berlusconiano berlusconiano "Siete invidiose". Approfondirò dopo questo punto.
4) La gente che critica dando il perchè e il per come del proprio apprezzamento o del proprio schifo. Ci sta che il post non ti piaccia, argomentami perchè e per come e io ti dirò solo grazie e cercheerò di migliorare. Il resto è fuffa.

(La foto è stata salvata con il nome merda.jpg)


Eccoci al punto 3.
SEI SOLO INVIDIOSA?!?!?!? MA DITE DAVVERO?!??!?!?!? Siamo all'asilo evidentemente e non me n'ero accorta. Il problema di sta gente (della blogger e delle ritardate che accusano le commentatrici di invidia) è che deve avere avuto un vita parecchio vuota se pensano che SUL SERIO qualcuno potrebbe invidiarle. Sei bionda? Che invidia! Vivi a Londra? Sono verde. Fai viaggi? Ti invidio, ma fino a un certo punto, visto che il tuo viaggio si limita a TopShop, Starbucks e H&M, capirai. Potresti essere anche a Roma e sarebbe la stessa cosa. Ma rendiamoci conto. All'asilo si fa sto ragionamento.
Io non ho mai invidiato nessuno, anzi sì, chi ha un lavoro fisso lo invidio, e parecchio. Ma almeno (forse) ha un senso.
Io che di commentatori ne avrò circa 3, ho avuto anch'io il mio bravo commento sull'invidia. Vorrei precisare che il post parlava del mio astio per Paola Maugeri, che reputo incompetente, assolutamente ignorante sia in campo musicale, sia in inglese e anche brutta, ma fosse anche gnocca sarebbe insopportabile lo stesso. Un commentatore mi ha scritto che sono invidiosa. Lo avessi avuto davanti gli avrei spaccato la faccia. INVIDIOSA DI PAOLA MAUGERI?!?! Ma sul serio? C'è gente che pensa che si possa essere invidiosi di Paola Maugeri. Come se Paola Maugeri avesse fatto qualcosa per cui essere invidiosi. Paola Maugeri è lei (almeno per me). Poi lamentiamoci delle votazioni di 3 settimane fa. Mah.
La gente ha perso il senso della misura. Non pensa. Non pensa che può accadere che può stare sul culo, far stronzate. Pensa di essere simpatica, intelligente, interessante e di avere sempre ragione. Chi li critica lo fa perchè non è nè bella, nè intelligente, nè interessante e soprattutto ha torto.
Ergo, sono invidiosi e criticano per quello.
Ma può capitare che chi critica ne sappia di più o semplicemente ha un'opinione diversa che come tale va rispettata, anzi no. Possono anche mandare a fanculo, figuriamoci. Chi vi dice nulla (oddio, io se mi metto a commentare divento cattiva ma con stile, mai una parolaccia o un insulto, bisogna essere inattacabili). Le uniche volte che mi parte l'embolo è quando leggo che sono invidiosa, ecco lì mi abbandono a lande di cattiveria, maleducazione e poi finisco sempre con "VAFFANCULO VOI E LA VOSTRA INVIDIA" tutto in maiuscolo. Giusto per rimarcare il lord che sono. I commenti sull'invidia sono la morte della critica e del pensiero.
Poi vabbè gli idioti ci sono sempre, ma l'invidia lasciamola a coloro che forse possono provarla perchè non hanno ancora una testa pensante: i neonati.
E gli elettori di Berlusconi.

4 commenti:

  1. Come al solito i tuoi post mi piacciono. Lo stampo e lo appendo. <3
    Sei un mito. Hai dei capelli. Bevi il caffè. Fiiiiigo. Lascia stare le culone invidiose, basse, grasse e zitelle. Rispondi solo a me che ti ridico che sei uber-figa anzi figherrima. Alessandra G.
    (ora che ti ho fatto provare l'ebbrezza della blog star sei felice, vero??
    Bacioni, e va là che sei meglio mille volte di chi sappiamo noi!)

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  2. Sono d'accordo con te, la caduta libera della critica e del confronto è diventata terreno fertile per quello che ormai è diventato il peggiore dei vizi strutturali di questo paese: il semplicismo (e semplificazionismo).
    Rendere tutto più semplice, a qualunque costo (dell'arroganza per esempio, accusando gli altri di invidia..) ti rende forte, ma soprattutto comprensibile a chi non ha voglia di ASCOLTARE.

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  3. Ale, hahhahahah!! "Uber-figa" mi piace molto. Però sul serio, mi sfugge il nesso tra critica e invidia nei confronti di ste qua che non hanno inventato nulla, si vestono male e rispondono con un tono che tira i vaffanculo. Mah.

    Monte, esatto, quoto tutto ;)

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  4. Se vuoi inizio io a commentarti i post :-) a me garba il tuo blog!

    Ciao!

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