6 marzo 2013

"OGGI CUSCINO (cit.) IO"

I miei sono via. Finalmente si sono presi delle ferie in giorni in cui io non ero via. Era ora. Non avevo nessuno per casa. Mia sorella mi ha detto "Hai parlato più in sti 3 giorni che in 3 mesi". Molto bene. Il problema non sono tanto i miei, ma proprio il fatto di movermi senza rendere conto a qualcuno. Anche se c'era comunque mia sorella, il problema non si poneva.
I miei erano via e quindi ho deciso di cimentarmi nella cucina. La reazione di mia mamma è stata "Certo che per una che non ha mai cucinato ti butti fuori proprio molto" Grazie, grazie mille dell'incoraggiamento. Poi che io abbia la grazia di Borghese (e forse pure le sue capacità, che a parere mio stanno a zero) è una cosa secondaria.
Il fatto che io abbia cucinato è  già di per sè un evento fuori dal comune, anzi lo definirei ai limiti del paranormale, perchè c'è sempre o mia mamma o mio babbo, o il vecchio del Chelsea che cucina per me. Non mi dispiace neanche cucinare, se devo dire la verità, ma è il problema di avere poi qualcuno che PER FORZA vuole aiutarmi, dare opinioni (non richieste, OVVIO) e poi dire "Vabbeh lo faccio io", come se per montare la panna ci fosse bisogno dell'insegnante di sostegno.
Infatti appena i miei sono andati via ho approntato un piano bellico per fare una cena. Una roba per alcuni versi "for dummies", per altri versi "se viene bene faccio un pellegrinaggio a Lourdes".
Il menù consisteva in zuppa inglese e filetto in crosta. Per ovviare il dramma del disastro culinario ho pensato di fare qualche bruschetta e delle patate arrosto.

DOMENICA
 
Navigo come una forsennata su internet alla ricerca delle ricette. Giallozafferano in sti giorni è stata la mia bibbia. Un sito per cerebrolesi in quanto spiegano anche come capire se l'acqua sta bollendo. Giallozafferano I love you. Scarico le varie ricette, me le studio, tento di fare una sorta di lista della spesa. Risulta lunga più o meno un metro. Son già preoccupata.

LUNEDI'
 
Oggi niente straordinari chè devo andare all'Eurasia a fare finta di essere una persona autonoma che fa la spesa per se e che si cucina normalmente. Arrivo e ecco il dramma: io all'Eurasia non vado mai, ma a sto giro, visto che dovevo prendere il filetto (che costa più o meno come un rene, ma un pelo di più), invece della solita Esselunga, scelgo la Coop così sfrutto anche quei buoni pasto che mi danno a lavorare. Inizio a girare col carrello. Non ho trovato nulla, NULLA, da sola. Solo il prosciutto ma perchè c'era il banco e il salumiere mi ha servito come se fossi una ritardata. In effetti dovevo dare un'immagine di me poco piacevole. Avevo un caldo incredibile, ho avuto l'idea malsana di portarmi una borsa coi manici corti e me la dovevo portare al gomito come le fighette di legno perchè avevo paura che me la rubassero, se l'avessi lasciata sul carrello, avevo la lista della spesa, ma non sapendo dove fossero posizionati i prodotti ho scandagliato in lungo e in largo il super alla ricerca degli ingredienti, ma non trovandoli, ripiegavo su altro (tipo una tisana drenanate che non berrò mai, ma che sulla mia scrivania figura comunque molto bene). Poi quando trovavo un commesso chiedevo l'ubicazione di un ingrediente. Lo trovavo, poi dopo aver trovato un altro commesso facevo finta di nulla e chiedevo dove fosse un altro ingrediente. Insomma una spesa di un'ora e mezza. Ero così stanca una volta arrivata a casa che già il mio proposito di fare la cena stava scemando. Poi  mi sono detta che effettivamente quei 20 euro di filetto non dovevano essere spesi invano, ergo mi sono messa all'opera.
Dopo pranzo ho iniziato con la crema pasticcera per la zuppa inglese. Le creme sono due: una classica e una al cioccolato. Ho inziato a mescolare però non mi convinceva quindi ho sbattuto tutto nel water e poi ho ricominciato. Ho spedito mia sorella a comprare due cose (perchè in tutta l'ora e mezza alla Coop ce l'avevo fatta a scordarmi due cose) e poi ho ricomnciato. Il pan di spagna però l'ho comprato. Va beh tutto, ma non sono Mandrake e non sarei stata in grado di farlo.


Ho usato una quantità di piatti, posate e pentolini che alla fine sembrava che la cucina fosse esplosa. Comunque ho assemblato le cose e immerso il pan di spagna (cioè quella listarella di legno che le industrie osano chiamare pan di spagna) nell'alchermes. Un fumo di alchool che ero mezza rincoglionita solo ad annusarlo. Boh, la zuppa era pronta. Ma fiducia zero. Ho preparato psicologicamente A. Lui non sembrava preoccupato. O forse faceva finta di nulla. Meglio assecondarmi nella follia.
(la zuppa inglese)


MARTEDI'

Anche oggi niente straordinario. Oggi devo andare a casa a riposarmi che oggi mi aspetta quella bomba del filetto da preparare. Mi preparo psicologicamente a un fallimento totale, a parte le bruschette (ma anche su quelle non ci avrei fatto troppo affidamento). Vabbeh, inizio, scotto il filetto e già qui mi sono venuti i primi dubbi. Giallozafferano dice "20 minuti", il macellaio a cui ho chiesto mi ha detto "un paio di minuti". Come faccio? Boh. Vado a caso, lo scotto un po' di qua e un po' di là, mi procuro bruciature da olio di terzo grado, metto sale e pepe a caso. Poi quando mi sembra a posto (sempre a caso), lo levo dalla pentola e poi metto a cuocere i funghi. Chiunque mi conosce sa che io i funghi li amo, li amo col riso, con la carne, con i crostini, con le tagliatelle, li amo fritti, ma il loro odore mentre si lessano è talmente nauseabondo che mi fa venire i conati. Giustamente ho scelto una ricetta in cui bisognava mescolarli continuamente durante la cottura. Stavo male. Li ho cotti e tagliati e intanto pregavo che cuocessero alla svelta.
 (i maledetti puzzoni)
 
Mi sono scoperta parlare da sola. Mia sorella era fuori e io dovevo sfogare l'ansia con qualcuno/qualcosa. O scardinavo gli stipiti o parlavo da sola. Quindi ho inziato a farmi film, molti, parecchi, TROPPI film su qualsiasi cosa. Ero talmente presa che non mi ero accorta dell'arrivo della sorella che mi fa "Ma con chi parli?" E io "Niente, niente, lascia perdere". Questa cena mi stava provando.
Finalmente i fungacci erano pronti e potevo frullarli. Il filetto di per se non è complicato come preparazione ma è un piatto bello pesante. Il filetto va coperto interamente con la crema di funghi, avvolto nel prosciutto crudo e riavvolto nella pasta brisè, poi si mette in forno e si tira fuori quando la pasta è dorata. Giallozafferano suggeriva anche di fare dei "divertenti decori" con la pasta, ma "Oh, già è tanto se ce l'ho fatta a non bruciare l'olio dei funghi, anche i decori?!? NOH MAI!" Quindi ungo con rosso d'uovo e metto in forno. Nel frattempo preparo le patate. Potevo finalmente ammettere che quella sequoia di rosmarino che abbiamo nel giardinetto 1x1 davanti a casa serve a qualcosa. Ho preso un ramo (non rametto, proprio un ramo) di rosmarino e molto professionalmente l'ho messo nella pentola con le patate.

A. è giunto.
Ero un po' tesa per il risultato, devo ammettere, innanzitutto perchè gli avevo promesso una cena luculliana, poi perchè sbagliare non mi piace (ma lo faccio spesso, troppo, sempre, diciamo). Inizio a preparare le bruschette e gli preannuncio la cena: sembra contento (io ascolto tutto e sto filetto se lo sognava di notte, quindi mi sembrava carino provare a farglielo) e molto preoccupato per la cottura, tanto che per quasi tutti e i 35 minuti di forno osserva il filetto coperto di funghi, coperto di crudo, coperto di pasta (!!!!!!) come un figlio.
Mia sorella a un certo punto ha urlato "Culona ma che buon odore quel filetto!" MA GIOIA, GAUDIO E TRIPUDIO! Ma vabbe, ci sta l'odore, ma io voglio sapere il gusto.
Comunque a un certo punto il forno ha iniziato a lamentarsi. Stavo per avere un crollo nervoso. Ci mancava solo che il forno smettesse di funzionare che poi spaccavo tutto. Avevo un'ansia da prestazione che levatevi tutti.
A. sentenzia che il filetto è pronto.
(la bestia a quasi fine cena....quella robetta davanti non è schifo, è solo carta da forno)
 
Ho portato tutto in tavola esordendo così "Male che vada ho del Philadelphia in frigo" (so come mettere a loro agio le persone, io).
La cena è piaciuta, almeno così mi hanno detto e CI CREDO, D'ACCORDO?!?!?!?. Poi come ogni massaia che si rispetti ho sbaraccato la tavola e la cucina e esattamente 10 minuti dopo stavo già ronfando sul divano. Che gioia dev'essere avere a che fare con me.
 
L'ansia mi ha ucciso anche perchè per tutto il pomeriggio mi sono vista in questa immagine:
Invece, pare, son stata brava.
Adesso per altri 28 anni posso anche non cucinare.

1 commento:

  1. Comunque, per le prossime volte, fai una miscela di acqua e alchermes (per la zuppa inglese, lo specifico per evitare che tu la aggiunga al filetto) altrimenti ti imbriachi davvero.
    Alessandra G.

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