Fatto sta che mercoledì lo Zio è arrivato nel mio ufficio annunciando che sarebbe andato a ritirare il pacco e io in preda alle convulsioni ho urlato “Zio aspetta, stampo la mail che io esigo e pretendo il pacco. Il primo che mi dice “Bao” gli sbatto sul muso la mail e gli chiedo che cavolo me l’han inviata da fare la mail se non mi danno la strenna” . Lo Zio e A. mi guardavano malerrimo, ma i miei altri colleghi poveri interinali mi hanno dato ragione (probabilmente come si da ragione ai matti) e io e Zio siamo partiti in spedizione per la raccolta pacchi.
Tanto rumore per nulla. Noi interinali sfigati eravamo compresi nella distribuzione del pacco natalizio aziendale. Arriviamo allo smistamento strenne e io ero un pelo tesa, avevo con me solo il badge e sta gente aveva elenchi di nomi da spuntare e robe così. “Eccheccazzo, ma serve il documento d’identità?!? Ma dabò?!?!?” “No, vai tranquilla, basta il badge e ho visto che ce l’hai quindi sei a posto” Oh, l’operaio mi ha risposto. Merda. Ergo, stavo parlando da sola. Bene. Oggi in mensa mi ha salutato. Probabilmente verrò ricordata come la psicopatica alla coda del pacco. Però peccato, già mi vedevo a combattere in nome di tutti gli interinali d’azienda e del mondo , facendo pipponi infiniti sul fatto “che noi lavoriamo, siamo schiavizzati, con contratti di merda e neanche la strenna ci date!?!?!?” obbligando chi di dovere a darci il pacco per sfinimento.
Invece no. “Ciao, come ti chiami?” “Cecily Cardew” “Mi daresti badge?” “Tieni” “Come lo vuoi il pacco?“ “Cioè?” “Panettone o pandoro?” “Panettone” “Ecco qua. Buon Natale, allora” “Ehm, grazie, anche a te”
Ma come neanche una lamentela, neanche un “Che cazzo vuoi tu che sei qui da 3 mesi e pretendi il pacco”?!??! Neanche un “Scusa, come hai detto che ti chiami? Alberi?!?!?”?!?!?!? Nemmeno un “Ahahahahahahahah, Albera, la femmina dell’albero”?!??!?!?! Niente, nada nisba. Tutto ok. Chi di dovere mi da il pacco. Pacco dal peso specifico di 8 tonnellate (grazie A. che me l’hai portato al bolide oggi) che comprendeva salame, bottiglia di vino bianco, bottiglia di vino rosso, panettone, torrone, punta di parmigiano e sacchetto di cioccolatini. Dico comprendEVA perché i cioccolatini son già stati spazzolati e mezzo salame è stata parte della cena alla magione.
E comunque, io ai francesi non auguro buon Natale. Anche se mi han dato la strenna.
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